Offerte di lavoro e concorsi pubblici per Operatori Socio Sanitari
OFFERTE di LAVORO per OPERATORI SOCIO SANITARI

Apertura partita IVA per l’OSS

Unisciti al nostro CANALE TELEGRAM

Prima di chiarire tutti i dubbi riguardo l’Apertura partita IVA per l’OSS, facciamo un piccolo riassunto riguardo la nostra amata figura.

Chi è l’operatore socio sanitario?

Per prima cosa però, vediamo chi è l’OSS, di che cosa si occupa e come si diventa un operatore socio sanitario professionista.

L’OSS è un professionista nell’ambito socio sanitario che fornisce un supporto al personale ospedaliero (medici e infermieri). Le mansioni degli operatori socio sanitari spaziano dall’assistenza alla persona non autosufficiente nelle attività di vita quotidiana e nell’igiene personale fino all’aiuto, sotto le direttive del personale preposto, della corretta assunzione dei farmaci da parte dei pazienti e l’effettuazione di piccole medicazioni.

Per diventare OSS professionisti sono necessari alcuni requisiti. È necessario infatti frequentare un corso professionale organizzato da enti pubblici come aziende ospedaliere o ASL oppure dei corsi privati certificati a livello regionale. Per ricevere l’attestato e quindi avere la qualifica di operatore socio sanitario dovrà essere svolto un periodo di tirocinio e aver superato l’esame finale.

Ottenuta la qualifica, qualora decideste di svolgere l’attività da OSS come lavoratore autonomo dovrete aprire la vostra partita IVA.

Apertura partita IVA per l’OSS

Il regime forfettario per l’OSS

Sicuramente, per chi decide per la prima volta di aprire partita IVA, il regime più conveniente alla quale aderire, avendone i requisiti d’accesso, è il regime forfettario.

I requisiti da rispettare per poter aderire al regime forfettario sono i seguenti:

  • limite dei ricavi e compensi previsti max € 65.000  annui (da ragguagliare se l’apertura avviene in corso d’anno).

Ricordiamo che fino al 2018 il tetto massimo di reddito era di € 30.000 che è stato innalzato a € 65.000 con l’approvazione della legge di bilancio 2018 e confermata per gli anni 2019 e 2020.

Attenzione però! Sono previste delle cause di esclusione dal regime forfettario (anche se si è in possesso dei requisiti elencati sopra) ai sensi dell’art. 1, comma 57, legge n. 190/2014. Nel caso specifico dell’operatore socio sanitario:

  • non bisogna svolgere con la partita IVA una seconda attività basata su regimi speciali di IVA o di regimi con determinazione del reddito forfettaria;
  • bisogna essere residenti in Italia, o residenti in uno Stato membro dell’UE o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni, e bisogna produrre sul territorio dello Stato italiano redditi costituenti almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto;
  • non bisogna effettuare con la partita IVA, in via esclusiva o prevalente, cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili di cui all’art. 10, comma 1, n. 8), del D.P.R. n. 633/1972 o di mezzi di trasporto nuovi di cui all’art. 53, comma 1, del D.L. n. 331/1993;
  • non si deve essere soci di SNC o di SAS e nemmeno di SRL tassate in regime di trasparenza;
  • non si deve aver percepito redditi di lavoro dipendente e assimilati, di cui rispettivamente agli artt. 49 e 50 del TUIR, eccedenti l’importo di 30.000 euro; la verifica di tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato.

Se si è soci di SRL c.d. “tradizionali”, ovvero non tassate in regime di trasparenza, si può aderire al regime forfettario solo se:

  • il soggetto non detiene quote di controllo della società (quando l’attività svolta dalla SRL è simile e riconducibile a quella esercitata con la partita iva individuale);

oppure

  • il soggetto detiene quote di controllo societarie ma la società svolge un’attività completamente diversa da quella effettuata con la partita iva individuale in regime forfettario.

Una volta constatato di avere i requisiti per aderire al regime forfettario, si potrà procedere ad aprire la partita IVA ed avvalersi delle agevolazioni del regime che esporremo più avanti

Come aprire la partita IVA per l’OSS?

Verificati i requisiti per il regime forfettario, la partita IVA si può aprire recandosi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, compilare il modello AA9\12 e consegnarlo agli impiegati allo sportello. La fase di compilazione è molto delicata in questa fase si dovrà indicare l’eventuale adesione al regime forfettario e si dovrà anche scegliere il codice Ateco che indica l’attività che si andrà a svolgere.

Ricordiamo che l’OSS è uno di quei professionisti sprovvisti di cassa di previdenza e di conseguenza per il suo trattamento previdenziale obbligatorio capo alla gestione separata INPS.

Sembra tutto facile tuttavia, aprire una partita IVA non è così semplice come appare. Aprirla è solo il primo passo dopo di che questa deve essere anche gestita. Degli errori in sede di apertura come la scelta del regime fiscale o del codice ATECO sbagliato possono costare caro. Consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista, egli si capirà la tua situazione e saprà consigliarti la soluzione migliore.

Inoltre, solo un ente abilitato, come un commercialista o una società di consulenza può aprire una partita IVA online, da privati dovrete recarvi necessariamente di persona ad un ufficio dell’agenzia dell’entrate.

Come lavorare da OSS in regime di libera professione e con apertura della Partita Iva

Lavorare come OSS con partita iva è semplice, basta seguire alcuni semplici passaggi che possiamo compiere anche da soli ma è preferibile affidarsi ad un commercialista che a fronte di un equo compenso, ci segua nei pochi passaggi fondamentali.

È necessario aprire una partita iva e scegliere il codice Ateco più idoneo alle attività che abbiamo intenzione di eseguire. Dovremo poi scegliere il regime fiscale col quale operare e possiamo scegliere tra quello ordinario o quello forfettario (molto più semplice).

Dovremo iscriverci alla gestione separata INPS per il versamento dei contributi ed infine decidere se tutelarci attraverso la stipula di una polizza assicurativa professionale e di tutela legale.

La presente guida è puramente a titolo esemplificativo e non sostituisce la consulenza di un commercialista professionista

I passaggi fondamentali:

  1. Aprire la partita iva;
  2. Sliere il regime fiscale (ordinario o forfettario);
  3. Iscriversi alla gestione separata INPS;
  4. Stipulare una eventuale polizza assicurativa.

OSS con Partita IVA: Il codice Ateco

Il codice ateco consigliato per gli OSS è il 96.09.09 (Altre attività di servizi per la persona) ma in base alla configurazione delle proprie attività ci potrebbero essere altri codici più idonei:

  • 86.90.29 (Altre attività paramediche indipendenti);
  • 86.22.06 (Centri di medicina estetica);
  • 86.10.20 (Ospedali e case di cura specialistici).

Per chi lavora un OSS con partita iva?

Una volta aperta la Partita Iva,  l’OSS  può lavorare direttamente al domicilio dell’utenza o prestando i propri servizi per altre aziende come le cooperative sociali.

L’OSS potrà concordare gli orari dei propri servizi in base alle proprie disponibilità. La retribuzione è generalmente conteggiata ad ore. La valorizzazione oraria generalmente varia dai 14 euro ai 20 euro l’ora e sarà al lordo delle tasse e dei contributi previdenziali che l’OSS è tenuto a versare. Ovviamente il prezzo lo fa il mercato e le capacità professionali (e di crearsi una buona clientela) del singolo operatore socio sanitario.

Se interessato all’apertura partita IVA per l’OSS (OPERATORE SOCIO SANITARIO)?

Ecco dove puoi avere maggiori informazioni e consigli riguardo il REGIME FORFETTARIO

Potrebbero interessarti anche: LAVORO E CONCORSI PUBBLICI 2023 PER OPERATORE SOCIO SANITARIO

Summary
Apertura partita IVA per l’OSS
Article Name
Apertura partita IVA per l’OSS
Description
Apertura partita IVA per l’OSS - Ottenuta la qualifica, per svolgere l’attività da OSS come lavoratore autonomo dovrete aprire la vostra partita IVA
Author
Publisher Name
concorsiOSS.it
Publisher Logo