Questo articolo relativo alla sezione Procedure OSS si sofferma sulla Procedure OSS di Assistenza al paziente che vomita. Inizieremo da alcune definizioni semplici, utili anche per chi deve affrontare concorsi pubblici (vi invitiamo ad esercitarvi con i nostri QUIZ PER CONCORSI OSS), fino ad arrivare ad alcune indicazioni pratiche da attuare nella vita professionale di tutti i giorni. Buona Lettura!!!
Procedure OSS: Assistenza al paziente che vomita
Che cos’è il vomito?
Il vomito è un disturbo abbastanza frequente che consiste nell’espulsione violenta dalla bocca del cibo contenuto nello stomaco, mediante compressione addominale ( diaframma e muscoli addominali).
Cause del vomito
Nausea e vomito sono la manifestazione di un malessere provocato da tossinfezioni da alimenti avariati o contaminati, quantità eccessiva di cibo ingerito, infezioni batteriche o virali, intolleranze alimentari, chemioterapia ecc…. Anche i forti shock emotivi, l’ansia e lo stress possono provocare il vomito.
I farmaci contro il vomito, chiamati anche antiemetici, agiscono semplicemente inibendo l’attività del vomito.
Fase pre-eiettiva: Nausea- Conati
La nausea è una sensazione che si manifesta a ondate e a volte precede il vomito, è uno stato di malessere con una sensazione di sofferenza generale. Il paziente è ipoteso e tachicardico, manifestando aumento della salivazione e pallore.
I conati di vomito sono dovuti alla contrazione della muscolatura respiratoria e precedono o accompagnano il vomito. La persona respira a bocca chiusa, è bradicardica tende ad espandere il torace.
Fase eiettiva: Vomito
Il vomito è il risultato di un complesso meccanismo, regolato da una ”centralina di comando” chiamata “Centro del vomito” collocata in una particolare zona del cervello. Il vomito comporta la perdita di acqua e minerali quali sodio, cloro, potassio. Un solo episodio di vomito non comporta perdite rilevanti, ma se tali episodi ricorrono frequentemente è indispensabile l’intervento del medico per ripristinare l’acqua e i sali persi.
Un vomito persistente determina anche altri problemi:
– denutrizione, poiché impedisce una normale alimentazione;
– emorragia da lacerazione del rivestimento interno “la mucosa” dello stomaco;
– soffocamento e polmoniti (se il vomito è aspirato nelle vie respiratorie), nelle persone con uno stato di incoscienza, come dopo un incidente stradale o un intervento chirurgico.
Se l’infortunato non è cosciente, il vomito può ostruire le vie aeree e portare al soffocamento. Questo pericolo si può evitare ponendo il soggetto in posizione laterale di sicurezza.
Fase post- eiettiva: Debolezza e sonnolenza
Se attraverso il vomito si è eliminata anche la causa che lo ha indotto subentra un periodo di stanchezza e di rilassamento.
Ci sono due Tipi di vomito: Centrale e periferico.
Vomito centrale si manifesta a getto, senza avere nausea e non è legato al momento del pasto. Le cause possono essere traumi cranici, tumori cerebrali, emorragie cerebrali o anche per acidosi diabetica, insufficienza epatica grave.
Vomito periferico si manifesta con conati e vomito.
Il vomito può avere molte cause, alcune delle quali sono evidentemente legate ad una funzione di difesa dell’organismo: in caso di ingestione di sostanze pericolose o di corpi estranei l’organismo cerca, tramite il vomito, di eliminare ciò che può essere nocivo.
Spesso si accompagna ad alcuni disturbi dell’apparato digerente (gastroenterite, ulcera, occlusione intestinale, alterazioni della motilità gastro-intestinale, ecc)., ma può anche essere causato da infezioni da batteri e virus. Nei bambini il vomito è provocato a volte dalla presenza di una elevata quantità di acetone nel sangue.
Il vomito è molto frequente durante gravidanza, soprattutto nei primi mesi; è un classico disturbo che si verifica nei soggetti affetti di mal di movimento o cinetosi (mal d’auto, di treno, di mare), o in coloro che presentano disturbi al sistema di controllo della posizione del corpo nello spazio.
Il vomito può comparire anche a seguito di stimoli dolorosi o di emozioni violente, oppure dopo un intervento chirurgico.
Assistenza alla persona che vomita
Materiale occorrente
- Bacinella o cestino catramato.
- Guanti monouso.
Materiale per l’igiene della persona
- Cambio vestiario del paziente.
- Cambio biancheria da letto.
- Materiale per l’igiene del cavo orale.
Scopo e obiettivi dell’assistenza
Se il paziente vomita i provvedimenti da mettere in atto sono :
- Preparare velocemente tutto l’occorrente: un recipiente per la raccolta del vomito, teli protettivi, fazzoletti di carta;
- Indossare i guanti di protezione;
- Far assumere la posizione seduta, semiseduta o, se non possibile, il decubito laterale per far sì che il materiale liquido rimasto in bocca non vada nella vie aeree;
- Far vomitare il paziente direttamente nel recipiente o nel telo in modo da poter raccogliere e osservare il materiale espulso.
- Osservare il materiale vomitato, e se necessario conservarlo per essere ispezionato dal personale medico.
- Consentire al paziente l’igiene del cavo orale, del viso e delle mani.
Quindi li possiamo riassumere così:
- Rispondere prontamente al bisogno della persona e identificare il livello di coscienza del paziente
- Evitare l’inalazione del contenuto gastrico e quindi del vomito.
- Assicurare il benessere al paziente facendo l’igiene della persona e il confort ambientale
- Collaborare nell’integrare le perdite idroelettrolitiche
- Collaborare a garantire un apporto alimentare e monitorare il peso corporeo
- Comunicare all’infermiere la modalità di espulsione, la frequenza, la quantità, le caratteristiche, l’odore, i parametri vitali, come si sente il paziente e come si presenta.
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